Metodologia MARedù

Ciascuno cresce solo se sognato

Danilo Dolci

La proposta educativa dell’ecomuseo si basa su un’idea pedagogica che mette al centro il valore dello spazio pubblico, la capacità di progettazione e auto-determinazione e l’affermazione dei diritti. Chiamiamo questa idea consapevolezza urbana e diritto all’orizzonte, li pratichiamo per nutrire l’inclinazione dei bambini e delle bambine alla libertà e all’invenzione del futuro.

ARTE, CONSAPEVOLEZZA URBANA ED EDUCAZIONE CIVICA

Scrive Freire che c’è “un indiscutibile valore pedagogico nella materialità dello spazio”. Egli si riferiva al ruolo fondamentale della creatività e dell’educazione alla bellezza, sia nei luoghi della scuola (educazione formale) sia delle piazze e delle strade (i luoghi dell’informale). Per questo crediamo ci sia un indiscutibile valore pedagogico nell’accompagnare a essere consapevoli degli spazi che abitiamo, essere capaci di leggere la memoria di un paesaggio, interpretare le forme di disuguaglianza che gli spazi della città esprimono, suscitare curiosità e affezione per gli spazi pubblici, prendersi cura della città in tutte le sue forme materiali e sociali.

La consapevolezza urbana nutre la fiducia nel cambiamento, quindi nel futuro, e l’inclinazione di bambini e bambine, ragazzi e ragazze alla libertà perché conoscere e potersi muovere senza disagio nella città genera autonomia e coraggio.
Con le mappature, le esplorazioni, le interviste, le passeggiate, le fotografie e i disegni si comprende come la forma di una città dipende dal modo in cui i suoi abitanti temporanei e residenti la vivono, la sporcano, la curano e la trasformano. La città è in sé uno strumento educativo. Cosa si impara nella città? La diversità, la convivenza, la partecipazione.
L’educazione nello spazio pubblico ha un valore politico e le nostre proposte educative hanno fortemente a che fare con la cittadinanza attiva e l’educazione civica. Si impara a non prendersi il mondo così come te lo raccontano ma volerlo cambiare insieme agli altri che sono intorno.

Il diritto all’orizzonte tocca il tema delle capabilities, della pedagogia dell’autonomia, dell’educare a pensare possibile il miglioramento delle condizioni di vita ed essere persone creative e impegnate per i diritti, la protezione della terra, la cura del mondo.

 

La narrazione è per questo uno strumento importante così come lo sono il gioco, l’interattività, il dialogo e la creatività. L’esperienza di visita dell’ecomuseo si basa su una fruizione attiva fisica, intellettuale ed emotiva, richiede una messa in gioco del fruitore nello spazio e nel tempo, e l’attivazione di ricordi, pensieri ed emozioni legate al proprio vissuto. Mettendo in relazione le informazioni nuove esperite durante la visita con quelle già apprese in classe l’apprendimento potrà essere davvero significativo.

 

In questo modo, durante l’esperienza all’ecomuseo, studenti e studentesse saranno coinvoltə attivamente, impareranno facendo e saranno portatə alla formulazione di ragionamenti che serviranno per la costruzione del sé, nella relazione con l’altrə e in rapporto alla realtà circostante, sviluppando così alcune delle competenze per l’apprendimento permanente come imparare ad imparare, competenze sociali e civiche e consapevolezza ed espressione culturale.

Chi siamo

Le esperienze educative dell’ecomuseo sono curate da un team di giovani mediatrici museali, appassionate e creative.

Come la lumaca della pedagogia, lenta e nonviolenta, di Gianfranco Zavalloni, da 8 anni abbiamo costruito un team dalle competenze diversificate in ambito umanistico e scientifico. Zavalloni, Paulo Freire, Don Milani, Mario Lodi, Gianni Rodari e Bruno Munari sono alcuni dei nostri imprescindibili riferimenti pedagogici.

Referenti dipartimento educazione
Adriana Lupo, Roberta Cataldo 

per informazioni e per svolgere un’esperienza di volontariato o di tirocinio nel dipartimento educativo contattare:
maredu@marememoriaviva.it
(+39) 371 4118612