MarEdù è il nome che abbiamo dato al dipartimento educazione dell’Ecomuseo.
Con le visite, i laboratori, le attività dentro e fuori il museo, lavoriamo insieme a studenti e studentesse, insegnanti, adulti, bambini e bambine, sulla capacità critica di lettura del territorio, sulla public history, sulle trasformazioni urbanistiche e sociali della città a partire dal Sacco edilizio, sui diritti umani e il valore dei beni comuni e della partecipazione civica.
MarEdù propone la conoscenza del territorio cittadino attraverso passeggiate urbane: un’outdoor education alternativa, dove si sperimenta l’educazione alla città, il vivere le piazze, l’andare alla scoperta di isole felici dentro il cemento, come il nostro “giardino del mare” presso la sede dell’Ecomuseo. La missione educativa è centrale per l’ecomuseo nella convinzione che educare significa incidere sul presente, per questo il museo propone ogni anno attività gratuite extra-scolastiche ai bambini e alle bambine sul valore dello spazio pubblico, la capacità di progettazione e auto-determinazione e l’affermazione dei diritti. Chiamiamo questa idea consapevolezza urbana e diritto all’orizzonte, li pratichiamo per nutrire l’inclinazione dei bambini alla libertà e all’invenzione del futuro.
Come la lumaca della pedagogia di Gianfranco Zavalloni da 7 anni lentamente abbiamo costruito una squadra di persone dalle competenze diversificate in ambito umanistico e scientifico. Zavalloni, Freire, Don Milani, Mario Lodi, Gianni Rodari e Bruno Munari sono alcuni dei nostri imprescindibili riferimenti pedagogici.